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Diritto 24 – 7.01.2013


Una figura che nel mercato degli studi legali italiani ha trovato una sua stabile conferma è il ruolo dell’ Of Counsel .


Questa nomina viene attribuita a p
rofessionisti che tendenzialmente non sono associati allo studio ma che prestano la propria assistenza attraverso consulenze spot in determinate aree del diritto. Trattandosi però di un profilo molto flessibile in tutti i suoi aspetti, ogni studio instaura un rapporto particolare e soggettivo con i propri of counsel.

 

Se prendiamo in considerazione lo studio legale tradizionale medio-piccolo, probabilmente questa figura non viene presentata sotto queste spoglie ma esiste una fitta rete di collaborazioni più o meno continuative con professionisti che esercitano la propria attività in proprio e che vengono coinvolti per l’assistenza in practises di cui lo studio non detiene un’expertise specifica.

 

Considerando invece il panorama delle grandi Law Firms, il ruolo dell’Of Counsel ha una sua ragione d’essere più strutturata. Spesso questi professionisti hanno seniority piuttosto alte, sono profondi conoscitori di determinate aree del diritto ma anche del mercato. Il valore aggiunto che apportano allo studio è una comprovata expertise che la Firm da una parte ha necessità di avere già internamente per presentarsi sul mercato in un certo modo dall’altra per non devolvere in totale outsourcing gli eventuali mandati su practises che non richiedo l’apporto di team strutturati.

 

Diversi sono invece i vantaggi che il professionista può ottenere da una collaborazione di questo tipo; innanzitutto in molti casi gli è concesso di mantenere il suo business e di beneficiare interamente della fatturazione, mentre sulle operazioni seguite per conto dello studio ha diritto ad una percentuale sulle fee apportate. Uno degli aspetti che lo differenziano dall’Associate, è il carattere di autonomia e flessibilità che portano il professionista ad autogestirsi senza particolari vincoli.

 

Il profilo che è possibile riscontrare nel mercato prevede un professionista con almeno 15/20 anni di esperienza alle spalle. Spesso è un professionista che conosce a 360° il panorama degli studi, e quindi ha prestato assistenza sia all’interno di rinomate boutique che in Law Firm strutturate. Per ciò che riguarda le aree di pratica, tendenzialmente l’Of Counsel completa la specializzazione che lo studio al suo interno non detiene. Dunque più facilmente il diritto del Lavoro, l’Amministrativo, il Tax, l’Energy sono d’assistenza alle boutique di Corporate. Nell’ampio quadro degli studi internazionali, in cui ogni practise è strutturata in dipartimenti, l’Of Counsel è specialista, oltre che nelle precedenti aree menzionate, anche di M&A, Banking & Finance e Insolvency apportando un valore aggiunto dal punto di vista tecnico (non è raro che il profilo corrisponda ad un Avvocato e Professore ordinario universitario conoscitore di un determinato settore di mercato: utilities, finalcial services, oil & gas, etc…).

A prescindere dalla tipologia del rapporto che si instaura tra il professionista e l’Of Counsel, ciò che sottende a questo tipo di figura sono le sinergie che reciprocamente possono scaturire dalla collaborazione sia per lo studio legale che per il professionista, che porta in conclusione per il cliente un valore aggiunto.


http://www.diritto24.ilsole24ore.com/avvocatoAffari/professioneLegale/2013/01/of-counsel-chi-e-le-competenze-il-ruolo-negli-studi-legali.php

 

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