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DECALOGO DELL’AVVOCATO

(Sant’Alfonso Maria de’ Liguori – Avvocato)

 

 

1. Non accettare cause ingiuste perché esse sono dannose per la coscienza e per la verità.

 

2. Non devesi difendere nessuna causa con mezzi illeciti.

 

3. Non si devono imporre al cliente delle spese che non sono dovute, sotto pena del rimborso.

 

4. La causa del cliente si deve trattare con la stessa diligenza che si adopererebbe in causa propria.

 

5. Bisogna studiare diligentemente i processi, affine di dedurre gli argomenti utili alla difesa affidataci.

 

6. I ritardi e le negligenze degli avvocati sono pregiudizievoli agli interessi dei clienti; i danni in tal modo causati debbono essere risarciti, altrimenti si pecca contro la giustizia.

 

7. L’avvocato deve implorare l’aiuto di Dio nella causa di cui gli è stata commessa la difesa; perché Dio è il primo difensore della giustizia.

 

8. Non è lodevole che un avvocato accetti causa superiori al suo talento, alle sue forze e al tempo che ha disponibile, con pericolo di non riuscire a disporre onestamente la difesa.

 

9. L’avvocato deve essere sempre giusto ed onesto: due qualità che egli deve custodire come la pupilla dei propri occhi.

 

10. Un avvocato che perda la causa per sua negligenza è debitore verso il cliente, cui deve rimborsare i danni cagionati.

 

 

IL DECALOGO DEL CLIENTE DELL’AVVOCATO

 

1. Al tuo Avvocato si deve dire sempre la verità, non la versione dei fatti di tuo gradimento, in cui però mancano dei fatti essenziali. Omettere qualcosa di importante, che prima o poi comunque viene rivelato dalla controparte e dai documenti, mette in difficoltà il tuo legale ma soprattutto incrina la posizione processuale del cliente;

2. Se vuoi un servizio come dici tu, paghi come dico io; se paghi come dici tu, avrai un servizio come dico io;

3. Le sentenze su Internet non esistono. O meglio, è vietato cercare su Internet delle sentenze che si ritengono perfette per il proprio caso e poi dare la propria soluzione all’avvocato. E’ come se l’avvocato andasse dal medico a fare la diagnosi dopo aver cercato sulla rete: offensivo, inutile e spesso dannoso;

4. Quando si va dall’avvocato si deve essere consapevoli che questo si paga come qualunque altro servizio e senza contrattazioni umilianti. “Grazie” è gradito, ma non basta;

5. L’avvocato non è il tuo psicologo o il tuo parroco; se non è a studio non è detto che si sia fatto negare;

6. Se la prossima udienza è tra sei mesi, è inutile chiamare ogni giorno per sapere se ci sono novità;

7. Ricordati che, anche se la tua pratica è importante – come tutte le altre – non sei l’unico cliente dello studio;

8. Essere in possesso del numero di cellulare del tuo avvocato non significa affatto essere autorizzato a chiamarlo la domenica mattina alle 8…per sapere se ci sono novità;

9. Se il tuo avvocato ti suggerisce di fare una transazione, non devi pensare che si sia messo d’accordo con il collega di controparte contro i tuoi interessi. Spesso una transazione (ancora meglio, la Mediazione) è molto meglio di una causa lunga e costosa;

10. Fondamentale: in un Tribunale italiano (e quindi in una sentenza) può accadere tutto e il contrario di tutto per una serie di “combinazioni”, e quindi il cliente può perdere quando ha ragione e vincere quando ha torto...sic!

 

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